16 Settembre 2019
In occasione della XX Giornata Europea della Cultura Ebraica, la Comunità di Padova propone una settimana di incontri dal tema I sogni: una scala verso il cielo. Incontri, film, letture teatrali e visite guidate portano quest'anno l’attenzione sul profondo significato dato al mondo onirico.
A partire dalla tradizione ebraica, l’uomo ha affidato al sogno funzioni e significati riguardanti il destino dei singoli e dell’umanità. Con il sogno ha interpretato la sua situazione esistenziale e sviluppato il contatto con il trascendente e il divino. Attraverso la visione onirica ha creato relazioni con il tempo, con gli antenati e con il futuro.
La settimana si apre domenica 15 settembre con la proiezione del film Il violinista sul tetto, musical americano del 1971 con la regia di Norman Jewinson.
Ambientato nel 1905, in un immaginario shtetl ebraico della Russia zarista, il film è tratto dal libro Tevye il lattivendolo di Sholem Aleichem. Padre di cinque figlie, Tevye si sforza per mantenere la sua famiglia entro le tradizioni religiose mentre le influenze esterne incombono sulla sua vita. Tre figlie scelgono dei mariti che via via si allontanano dalla religione degli avi, in più un editto dello Zar bandisce gli ebrei dall'intero distretto.
Il titolo del film è ispirato ad un soggetto ricorrente nei quadri di Marc Chagall: il violinista che suona sopra i tetti di un villaggio. Raffigura la condizione d'instabilità dell'esistenza ebraica e dell'esperienza umana in senso generale, “costretta ad improvvisare una semplice melodia senza rompersi l'osso del collo”. Il film è introdotto da un intervento del regista Denis Brotto.
Giovedì 19 settembre lo spettacolo teatrale Messia e rivoluzione di Miriam Camerini narra gli eventi del Bund, il primo partito socialista ebraico.
L'evento teatrale alterna letture sceniche di testi originali con la voce di Miriam Camerini e brani musicali Yiddish interpretati da Angelo Baselli al clarinetto e Gianluca Casadei alla fisarmonica. La narrazione comincia con la nascita del Bund nel 1897 a Vilnius, per giungere al suo tragico epilogo con le rivolte dei ghetti di Vilna e Varsavia. Lo spettacolo mette in evidenza come gli ideali di giustizia e fratellanza, che le grandi ideologie socialiste hanno fatto propri, sono il fondamento dell'ebraismo. Nella sua plurimillenaria tradizione, è da sempre teso a realizzare un mondo migliore, in attesa del Messia.
La giornata di domenica 22 settembre è densa di appuntamenti e visite gratuite.
Le guide del Museo accompagnano i visitatori a scoprire la collezione museale, gli oggetti legati alla tradizione, alla preghiera e alle feste ebraiche, e la splendida Sinagoga Italiana attualmente in uso per la preghiera. Sono visitabili anche i Cimiteri storici di via Wiel, dove riposa il grande Rabbino di Padova Meir Katzenellenbogen, e di via Campagnola, aperto in via straordinaria, che ospita la tomba del Rabbino e fisico Moshe David Valle.
Nella tavola rotonda si affronta il tema della settimana Il sogno nella tradizione ebraica, nella psicoanalisi e nell’arte. Il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Padova Adolfo Locci dialoga con Maria Vittoria Costantini, psicoanalista e membro della Società Psicoanalitica Italiana, e con Tobia Ravà, artista e studioso di mistica ebraica, laureato in semiologia delle arti all’Università di Bologna. Gli esperti confrontano le diverse modalità di interpretazione dei sogni, dalla Bibbia e mistica ebraica fino al pensiero freudiano e alle opere dei surrealisti e di Marc Chagall.
In conclusione la scrittrice e psicoterapeuta Masal Pas Bagdadi racconta la sua esperienza nell'interpretazione dei sogni e parla del suo libro Ho fatto un sogno. Nel tempo di una notte, l'autrice ripercorre la storia familiare e fa rivivere i sui cari, dal ghetto di Damasco al cimitero di Tel Aviv.
La strada del sogno è tortuosa e deve aggirare e scavalcare le resistenze che attiviamo sia quando siamo svegli sia quando dormiamo. Nella mia lunga esperienza di psicoterapeuta l’interpretazione dei sogni è la parte centrale delle sedute […] i sogni fanno parte di me da quando ero bambina, il loro mistero stimolava la mia fantasia e mi cullava nelle notti fredde quando mi sentivo piccola nell’immensità del mondo e non avevo altro rifugio intorno a me.
Ho fatto un sogno, Masal Pas Badadi
Per prenotazioni o informazioni compilate il form e saremo lieti di rispondervi
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