Pensiero della settimana

24 Ottobre 2019

CON LE PAROLE DI RAV LOCCI

24 Tishrì 5780/25 Ottobre 2019 – Vigilia Shabbat Bereshit

In principio Dio creò il cielo e la terra

Genesi 1:1

Il commento di Rabbì Shelomò Ytzchaqy (Rashy Troise 1040-1105) è molto interessante:

Disse Rabb Yztchaq che la Torà sarebbe dovuta iniziare con il primo precetto dato agli ebrei (contare gli anni in base alla luna a partire dal mese di Nissan, come scritto al capitolo 12 del libro dell’Esodo). Allora perché inizia dal “Principio”? Come scritto nel Salmo 111 “per raccontare al Suo popolo la forza delle Sue azioni affinché conceda loro l’eredità delle (sette) nazioni. Perché se le nazioni del mondo dicessero ad Israele di essere dei predoni che hanno conquistato le terre delle sette nazioni (cananee), loro potranno rispondere che tutta la terra appartiene al Creatore, Lui l’ha creata e l’ha concessa a chi gli pareva giusto. (In particolare la terra di Canaan) Per Sua volontà l’ha tolta loro e per Sua volontà l’ha data a noi.

Senza entrare nei risvolti politici di questo commento già attuale all’epoca del commentatore francese, una della tante domande che soggiacciono a questo commento è: se questo ragionamento vale per il solo brano della creazione a cosa mi servono tutti gli altri fino a quel fatidico capitolo 12 del libro dell’Esodo da cui sarebbe dovuta iniziare la Torà in quanto libro dei precetti dato al popolo ebraico?

Il mistico Rabbì Chayym Vital (1542-1620) nella sua opera Shaarè Qedushà, scrive che le middot, le qualità che un essere umano dovrebbe sviluppare, non sono comprese tra i 613 precetti perché (le qualità) sono la preparazione principale sia per il mantenimento sia per l’annullamento dei precetti. Per questo la questione delle cattive qualità è molto più pesante di quella delle trasgressioni dei precetti. Di conseguenza, bisogna essere molto più attenti alle cattive qualità rispetto al mantenimento dei precetti.
In base all’insegnamento di Chayym Vital, avere buone o cattive qualità risulta essere fondamentale in quanto da esse dipendono l’osservanza o la non osservanza dei precetti. Allora, se le qualità sono così importanti, perché la Torà non le insegna tra i 613 precetti? Come faremo ad imparare a riconoscere e distinguere la qualità buone da quelle cattive senza nessuna indicazione?

Ecco la risposta alla nostra domanda: tutto il libro della Genesi e i primi 11 capitoli dell’Esodo sono sostanziali per comprendere e acquisire le buone qualità e annullare quelle cattive. Questa parte della Torà che inizieremo ancora una volta a leggere domattina, non è solo un semplice racconto di eventi, è insegnamento assoluto, insegnamento di vita e fonte necessaria per purificare le nostre qualità e divenire veri portatori di Torà.

Shabbat Shalom!