Pensiero della settimana

11 Ottobre 2019

CON LE PAROLE DI RAV LOCCI

11 ottobre 2019 / 11 Tishrì 5780

Rav Yaakov Neiman (1900?-1983) afferma che è quasi naturale per l’individuo, senza alcun sacrificio, avere fiducia nel Signore Creatore del cielo e della terra. Ma il livello più alto della fiducia verso il Signore, si raggiunge quando la manteniamo, anche con molta fatica, quando viviamo eventi che contrastano con la ragione e che destano in noi forti obiezioni sul modo in cui il Signore guida il mondo.

Se l’individuo, davanti a queste difficoltà, e nella storia anche come popolo ne abbiamo avute abbastanza, riesce a raggiungere la consapevolezza che le creature non possono comprendere il Creatore, si può dire che la prova sia superata. Questo è il senso di questa lode che Mosè fa al Signore. Sul piano strettamente personale del profeta, è come se dicesse che nonostante non comprendesse fino in fondo il perché il Signore gli confermi la condanna a non entrare in Terra d’Israele, accetta e dice: È un Dio fedele e senza iniquità; Egli è giusto e retto. Si può dire anche che il popolo ebraico sia nato su una prova simile. Abramo ha fiducia completa nel Signore che gli chiede il sacrificio di suo figlio, come un qualsiasi sacrificio pagano. Per Abramo un fatto doppiamente in contrasto con la ragione: eseguire un culto pagano e farlo con il proprio figlio dal quale sarebbe dovuto discendere un popolo non misurabile “come le stelle del cielo e la sabbia del mare”. Questa è la fiducia nel Signore più vera, dobbiamo solo sviluppare la capacità di raggiungerla non solo come singoli ma come collettività.

Shabbat Shalom.