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Villa Venier: il primo campo di concentramento in Italia
È aperto a Vo’ Vecchio, un paese poco distante dal centro di Padova, il primo campo di concentramento in Italia. Viene scelta villa Venier come luogo di internamento.
In seguito all’applicazione dell’Ordinanza n.5 di Polizia (30 novembre 1943), iniziano ad essere aperti anche su suolo italiano diversi campi di raccolta e concentramento.
In Italia il primo campo di concentramento viene aperto il 3 dicembre 1943 a pochi kilometri dal centro di Padova, nella frazione di Vo’ Vecchio. Il luogo scelto è villa Contarini Venier, costruita nel ‘600 e al tempo di proprietà privata già affittata da un gruppo di suore elisabettine che avevano trovato rifugio dai bombardamenti che imperversavano sul centrocittà.
Dall’inizio del dicembre 1943 iniziarono a essere internati qui gli ebrei arrestati a Padova e provincia. Il diario del parroco di Vo’ Vecchio, don Giuseppe Rasia, racconta i mesi che seguirono in cui transitarono per questo luogo circa una settantina di persone. Il gruppo di ebrei padovani – 47 persone – fu infine deportato nel luglio del 1944 ad Auschwitz, di questo sopravvissero 3 donne.
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